Elba alla selvatica
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Elba alla selvatica

Una piccola moltitudine di Barbassi, una specie di contraddizione in termini a dire il vero, si è data appuntamento il 14 settembre all’imbarco per l’arcipelago toscano di Piombino, destinazione isola d’Elba, “selvatica” recitava la locandina, un’altra specie di contraddizione in termini per un’isola così tanto turistica.
Ma, come al solito, anche qui i Barbassi non si sono lasciati condizionare da certe sottigliezze linguistiche e tanto meno scoraggiare da imprese apparentemente improbabili. Fiduciosi sono giunti da diverse parti dell’Italia per questo invitante appuntamento marino di fine stagione.
Dentro una miriade di luoghi rinomati ed continuamente esplorati hanno saputo scovare l’inedito, il piccolo particolare, l’inusuale e frugare tra tutto questo con sguardo singolare.

elba alla selvatica
E’ stata un’occasione per cercare del nuovo e dell’inesplorato là dove tutto sembra calpestato, scoperto e scontato; per conoscere, dentro la nostra associazione, persone ancora non incontrate; per stare piacevolmente insieme, con chi già si conosceva.
E’ stata un’occasione per amalgamare provenienze, sentori, sensibilità, esperienze e umori diversi.
L’infaticabile e generosa Francesca è stata l’artefice di questo piccolo miracolo dentro l’ordinario; ha scovato i luoghi meno vissuti dell’isola, contagiandoci con la sua tenace curiosità.

Nei due giorni, abbiamo ammirato una moltitudine di scenari, vasti e minuscoli: panorami, piante, foglie, sassi, arbusti, odori, indagando dentro le piccole e grandi cose che il territorio offre; dentro le storie degli abitanti dell’isola, dentro la quotidianità di vite semplici e straordinarie consumate su questa terra circondata dal mare.
Quando gli occhi hanno iniziato a scrutare dentro l’imbrunire, siamo stati rapiti dalla maestosa moltitudine degli abitanti del cielo. Andromeda, Cassiopea, Perseo, Pegaso e tante altre costellazioni hanno preso forma nel buio, animando l’oscurità di miti e storie che dimorano i cieli da innumerevoli secoli.
Una moltitudine di stelle silenziosa luccicava sopra di noi, isolati dal resto del mondo, col naso in su siamo scivolati dentro i sacchi a pelo, mentre Morfeo apriva le sue braccia e le onde del mare cullavano i nostri sogni.

Patrizia C.

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