Cerchiamo le residue tracce dell’acquedotto medioevale che dalla sua captazione in alta val Bisagno fino al porto vecchio percorreva circa 40 km. Il tratto cittadino, con i due rami, inziava all’interno delle mura seicentesche e rappresenta una minima parte del canale. Per la città antica era una infrastruttura vitale, da proteggere e migliorare incessamente…tenuto conto che Genova nel 1200 aveva 100.000 abitanti. Una metropoli!
Noi siamo abituati a non dare all’acqua il giusto valore, avendone a disposizione in abbondanza. Invece l’acqua è vita, dal forte valore simbolico, per cui seguirne le tracce non è mai banale. Per fare due esempi, quest’antica acqua alimenta la cascata ottocentesca di villetta Di Negro e sul colle di Sarzano il seicentesco pozzo di Giano bifronte. Campo Pisano ci parla ancora oggi di uno scontro del XIII secolo fra potenze marinare, fatale a Pisa.
Camminando è possibile anche rendersi conto di quante città nella città costituiscano la Genova moderna, e della sua dimensione del tutto verticale.
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