Dalla gita "All'eremo dei Toschi (FC-AR)"
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Sabato 11 e domenica 12 giugno un gruppo di PassoBarbasso formato da socie e soci di ben quattro regioni (Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Marche) ha camminato per monti e valli della Romagna e ha visitato posti straordinari: il podere Tra Fossi (ospitalità senza confini), Casa Pian Baruzzoli (erano tutti a dormire), il podere Eremo dei Toschi (lì abbiamo dormito noi, e mangiato con pasta e fagioli, formaggi di capra, insalata, aringhe, torta di noci … ) e il podere La Greta (un altro posto meraviglioso, dove si può anche campeggiare).
Invitiamo tutti a cercare le loro tracce. Da La Greta siamo ripartiti verso il temporale. Acqua a catinelle e torrenti da guadare, ma, come si dice:

<<E' un giorno orribile. Piove. Non piove e basta, ma nevischia e grandina insieme ... E cosa dice Roger tra sé e sé guardando fuori dalla finestra? Dice: "Wow! Se esco adesso sarò zuppo fino al midollo in due secondi netti. Non vedo l'ora!" … esce e si fa inzuppare e schiaffeggiare dalla grandine e, credetemi, si diverte un sacco>>
(Jules Feiffer, "Un sacco di risate … per l'escursionista", pp.18-19).

Per chi ha qualche curiosità, sull’Eremo dei Toschi e La Greta si trovano informazioni anche in rete; a Tra Fossi invece ci si può solo arrivare!
In rete si trova anche un bell'articolo: L’Acquacheta: breve storia di un territorio ai margini dell’urbanesimo:

<<Nell’aprile del 1977 due ragazzi fanno un sopralluogo a Ca’ Pian Baruzzoli, detta anche ‘Pianbaruccioli’ e poi soprannominata ‘Pianba’: “La storia di Pian Baruccioli è nata come un’avventura: volevamo tornare alla terra, fare gli agricoltori […] Per vivere, mica per guadagnarci! Andammo così a vivere in mezzo alla natura, in posti anche molto isolati. Ci piaceva stare là, lontano, anche dover fare molta strada a piedi per i sentieri per arrivare in cima al monte, godersi la vista e poi scendere. Lo facevamo forse proprio perché era difficile e anche perché eravamo giovani. […] Tornavamo alla terra perché eravamo convinti che, dato che la gente nasce da lì, questo fosse il modo migliore per poter vivere, ognuno col proprio orto, la propria terra. ‘Un giorno saremo in tanti’, si pensava.”>>
(Tratto da http://www.fupress.net/index.php/SdT/article/viewFile/14294/13289 )

Nerio e Nicola

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