Creazioni dolciarie per PassoBarbasso
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Il mondo dell'Arte ha spesso tratto inspirazione dalle grandi realtà del tempo, e PassoBarbasso non poteva certo fare eccezione.
In particolare, sono ormai numerose le creazioni di arte dolciaria dedicate alla nostra associazione, nè potrebbe essere altrimenti per chi conosce il nostro Vice Presidente (e chi non lo conosce guardi un po' qui e qui). 
Ma è dell'ultima strepitosa Torta Barbassa che vogliamo riferire in questo post.
Massimo Chiappone, non più giovane, ma sicuramente giovanile talento dell'arte bianca piemontese, ha presentato la sua creazione a Torino, nei locali mensa di una famosa azienda telefonica, davanti ad un pubblico di colleghi compiaciuti ed affamati.

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Disponiamo di alcune foto dell'evento, non bellissime, ma di alto valore documentale. Anzitutto la Torta Barbassa (foto sopra): Massimo elabora uno standard internazionale (la Victoria Sponge Cake, che tutti conosciamo) impreziosendolo con i famosi piedini a quattro dita  di PassoBarbasso. Il risultato è di grande effetto visivo, e testimonia una raffinata padronanza delle tecniche di decorazione, anche se i colori scelti non sono proprio quelli pensati in origine (ma qui la colpa è di chi scrive, che non ha fornito per tempo il codice RGB del 'Giallo Barbasso'). Non sfugge la convergenza verso il centro delle orme, segno di un leggero difetto di pronazione della creatura barbassa. Potremmo pensare ad uno sbaglio, ma noi sappiamo che è comune nei grandi artisti l'introduzione consapevole di difetti appena percepibili nelle proprie opere: la perfezione fa invidia agli dei.

 

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Le foto sopra colgono una sequenza di eventi durata pochissimi minuti. Vediamo: Massimo che posa con comprensibile orgoglio davanti alla sua creatura; quello che rimane della torta pochi attimi dopo; infine, il nostro nell'atto di raccogliere le briciole nel vassoio ormai vuoto, segno eloquente di gradimento da parte degli amici. Ecco invece alcuni momenti di gioiosa condivisione: il taglio del primo piedino, offerto all'amico e collega Carlo; un tavolo di commensali che banchettano appagati.

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PassoBarbasso è riuscito ad intervistare il nostro chef.

PB: perché una torta per PassoBarbasso?
Massimo: conosco l’Associazione attraverso i racconti di Pino, la lettura delle newsletter e la frequentazione del sito. Sono rimasto davvero favorevolmente colpito dall’accuratezza con la quale vengono preparate e presentate le escursioni e per l’evidenza e la sottolineatura degli aspetti culturali, sociali, paesaggistici e ambientali. Ho letto e condivido le finalita’ dell’Associazione, i principi che regolano i rapporti tra i soci: rispetto, solidarieta’, attenzione al contesto. Sono tempi in cui urge una rivoluzione della politica e dell’economia: la dimensione “locale” e quella “globale”, i comportamenti “personali” e “collettivi” devono convergere e essere il piu’ possibile coerenti. Il vostro mi sembra un bel modo di “camminare”. Perche’ fare una “victoria sponge cake” decorata con il vostro logo? Per nessun motivo, o meglio: per “gioco gratuito”, per il piacere di farla ascoltando musica e poi di mangiarla insieme ad altri.

PB: gli ingredienti di questa torta hanno una storia speciale. Ce la vuoi raccontare?
Massimo: la farina usata per la torta ha una storia particolare, e’: “Farina del nostro sacco”. Un progetto! Un segnale di una modalita’ alternativa all’attuale produzione di mercato che e’ depauperamento e saccheggio di risorse economiche a vantaggio dei piu’ ricchi? Una contestazione concreta all’attuale sistema produttivo capitalista? C’era una volta, nel 2011, un gruppo di famiglie Rivaltesi che “fondarono” un Distretto di Economia Solidale in TOrino, zona OVEST, chiamato DESTOVEST … per non tediare i piu’ e solo per i 25 lettori interessati ad approfondire: http://www.mag4.it/rete/magazine/agosto-2011/646-cera-una-volta-e-ci-puo-ess (NdR: 25 lettori? E chi li ha mai avuti!)

PB: cibo e trekking. Dolce o salato?
Massimo: dolce e salato insieme. Quando si cammina, spesso, non si sa cosa si trovera’ oltre la curva, cambiare e sperimentare nuovi “miscugli” e’ oggi non solo un piacere a nuove scoperte ma una necessita’ di sopravvivenza.

PB: grazie Massimo per la torta e le tue belle parole. E ora vogliamo vederti ai nostri trek...

(Pino)

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